Il regista dell’ultimo film, in Proietti un’immensa umanità
(ANSA) – ROMA, 02 NOV – “Come tanti fra noi sono sempre stato
un fan appassionato di Gigi Proietti e in più ho avuto la
fortuna di conoscerlo in questo ultimo anno e mezzo. La cosa che
mi ha colpito di più è stata la sua straordinaria umanità oltre
che la professionalità incredibile. Era gentile, educato, sempre
disponibile… mi mancherà tantissimo”. E’ l’omaggio che gli
rende, parlando con l’ANSA, Edoardo Falcone, regista dell’ultimo
film girato dal grande attore, la commedia Io sono Babbo Natale
(in arrivo a dicembre con Lucky Red). Nel film Proietti è Nicola
Natalizi, un anziano signore mite e gentile, che rivela all’ex
galeotto un po’ sbandato Ettore (Marco Giallini) di essere
pronto a passare il testimone di quel suo “lavoro” così
straordinario.
“Per fare un esempio di che persona fosse Gigi, basti pensare
che quando per qualche motivo non poteva risponderti al
telefono, poi richiamava per scusarsi – racconta, emozionato, il
cineasta -. Era un uomo che si dava completamente”.
Falcone non si sofferma sul film, ma sull’incontro umano con
l’attore: “Scrivendo pensavo già a lui come coprotagonista,
insieme a Giallini. Ero strafelice quando ha accettato e adesso
non vedevo l’ora di fargli vedere il lavoro finito. Lui è
strepitoso in questo personaggio. Mi rimane questo grande
dispiacere, non averglielo potuto mostrare”.
Il primo giorno sul set insieme “ero emozionato, mi sembrava
un sogno dirigerlo, ma sapevo che avevamo un obiettivo comune e
l’abbiamo costruito insieme il suo ruolo…”. Proietti “era
anche felicissimo di lavorare con Marco Giallini, e viceversa.
Erano molto uniti sul set”.
Proietti “dal punto di vista cinematografico è stato un po’
sfortunato – osserva Falcone -, ha fatto film fantastici come
Febbre da cavallo o La Tosca di Gigi Magni, che io amo
tantissimo, o Casotto… ma ne avrebbe meritati molti di più” Al di là dell’essere una commedia, in Io sono Babbo Natale “Proietti – conclude – ha infuso una grande umanità e a vederlo
in quella parte dopo ciò che è successo, si proverà, credo, una
grande tenerezza”. (ANSA).
Fonte: Ansa