Sul più bello, dramedy ‘sick lit’ contro pregiudizi
Non è certo usuale per un film italiano non ancora uscito, ricevere sei richieste dall’estero di remake: sta capitando con Sul più bello, dramedy ‘sick lit’ (cioè con giovani protagonisti alle prese con morte e malattia) di Alice Filippi, qui all’opera prima, che colpisce per l’originalità di tono, grazia, e giovane cast impeccabile, guidato dalla debuttante Ludovica Francesconi, insieme a Giuseppe Maggio, Jozef Gjura, Gaja Masciale e Eleonora Gaggero .
E’ alla Festa del Cinema di Roma in Alice nella città e arriva in sala dal 21 ottobre con Eagle Pictures in 400 copie. “C’è stata la tentazione di andare in piattaforma- spiega Roberto Proia di Eagle ma anche autore del soggetto del film e coautore della sceneggiatura con Michela Straniero -. Abbiamo però voluto fare una diversa scelta, uscire in 400 copie con un budget per la promozione di 900 mila euro. Se tutti aspettano che sia l’altro a fare il primo passo, il settore non riprenderà a muoversi. E’ interesse di tutti che le sale restino aperte, bisogna riportare il pubblico nei cinema”. Intanto il film sta piacendo all’estero: è stato preso per le vendite da una società di primo piano come la Voltage e oltre alle negoziazioni per i remake sono in corso trattative per la distribuzione in vari Paesi.
Al centro della trama c’è Marta (Francesconi), brillante 19 enne, che latita negli studi universitari e lavora come annunciatrice di offerte al supermercato, rimasta orfana da piccola e affetta da una grave malattia genetica, la mucoviscidosi (più nota come fibrosi cistica), che rischia di lasciarle pochi anni di vita. Ostacoli che non fermano la sua intraprendenza: come quando decide di conquistare Arturo (Maggio), tanto bello, apparentemente sicuro quanto in realtà pieno di conflitti interiori. Ad aiutarla, anche vista la rivalità della privilegiata Beatrice (Gaggero) c’è ci sono gli amici d’infanzia e coinquilini, entrambi gay, Jacopo (Gjura) e Federica (Masciale), decisi anche a concepire insieme un bambino.
Superando gli stereotipi del genere, il film dà vita a un mondo colorato e sorprendente nel quale, si scoprono personaggi sfaccettati, senza buoni o cattivi assoluti. “La teen dramedy, in Italia, a parte qualche eccezione, non viene fatta – spiega Proia, – ci arrivano dall’estero. Così abbiamo pensato a una storia nostra, partendo da una ragazza normale, che non ha avuto molto dalla vita ma che sfrutta ciò che ha al meglio”. Un racconto nel quale si è stati attenti anche al rigore nel raccontare la malattia tanto che i produttori hanno stretto una partnership scientifica con la Fondazione Fibrosi Cistica. E’ un racconto “contro ogni forma di pregiudizio…. Tutti i personaggi hanno sia forza che fragilità – aggiunge Alice Filippi – Marta ad esempio si ritiene bruttina peri canoni della società dominata dall’immagine in cui viviamo, ha però tantissime capacità… e fa anche i suoi errori”. Era necessario trovare per la protagonista un’interprete di grande ironia, e “appena ho visto Ludovica, al provino, ho capito di averla trovata”. Ludovica Francesconi, rivelazione del film, già interprete di alcuni corti sogna di fare l’attrice da quando aveva tre anni. Una volta scelta per Sul più bello è arrivato il panico ma “ho avuto la fortuna di essere supportata dalla Alice e tutti sul set”. La sua Marta ricorda anche la protagonista de Il favoloso mondo di Amelie: “è un percorso che abbiamo insieme”. Alice Filippi che è stata anche assistente alla regia di Carlo Verdone, spiega di aver appreso dal cineasta romano, “l’importanza del lavoro con gli attori. Io posso dare una direzione ma i personaggi sono loro”. Le riprese del film si erano dovute interrompere a marzo per il lockdown: “E’ stata una corsa ad ostacoli, ma abbiamo anche potuto studiare e metabolizzare meglio i personaggi”. Comunque “ti senti un privilegiato per essere stato fra i primi ad avere la possibilità di ripartire – conclude Maggio – e con una storia come questa”.
Fonte: Ansa