Jumanji, benvenuti nella giungla con Dwayne Johnson
La consolle di un videogioco, anziché un gioco da tavola; gli studenti che diventano personaggi virtuali con avatar a dir poco sbalorditivi: le differenze tra Jumanji e il suo sequel, sottotitolato Benvenuti nella giungla sono sempre più evidenti.
Già le prime anticipazioni della pellicola di Jake Kasdan avevano fatto intendere che il film, in uscita prevista dal 1 gennaio 2018, non sarebbe stato l’esatto remake dell’originale del 1995, con il compianto Robin Williams e, in effetti, la stessa casa cinematografica (Warner Bros.) l’ha definito “un sequel nello spirito”.
Jumanji, il trailer internazionale
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Jumanji, le differenze dal film originale
Più che di un remake o meglio ancora un sequel, si tratta di una versione rivisitata e ipervitaminica della pellicola originale del ’95 e nel nuovo trailer emerge la prima differenza sostanziale: i ragazzi che trovano la vecchia consolle del gioco, si trasformano in personaggi del videogame con degli avatar che certo non corrispondono al loro aspetto. Per esempio, la bella della scuola si ritrova come alter ego nel videogame un uomo di mezza età e corpulento come John Black; il muscoloso esploratore Dwayne Johnson è l’avatar del goffo Spencer, il genietto Kevin Hart quello del palestrato Fridge, mentre Martha, non esattamente un’atleta, si ritrova come alter ego virtuale l’amazzone Karen Gillian.
Jumanji, la storia
Quattro ragazzi scoprono una vecchia consolle e si ritrovano catapultati nel videogame ambientato nella giungla, assumendo le sembianze dei rispettivi avatar, interpretati da Dwayne Johnson, Jack Black, Kevin Hart e Karen Gillan. Quel che scoprono ben presto è che Jumanji non è semplicemente un gioco e dovranno affrontare la più pericolosa avventura della loro vita o resteranno intrappolati nel gioco per sempre…
Jumanji, le curiosità
I film sono basati sull’omonimo racconto del 1981 di Chris Van Allsburg.
Il gioco da tavolo, quello finito nel fiume dopo il film con Robin Williams e quindi approdato su una spiaggia, per attirare l’attenzione di un nuovo giocatore si trasforma in un video gioco (è questo il legame con il precedente film).
Il regista Jake Kasdan è il figlio di Lawrence Kasdan famoso sceneggiatore e regista (suoi script I predatori dell’arca perduta e Star Wars, il ritorno dello Jedi).
A fronte di un budget di 90 milioni di dollari ne ha incassati 962 milioni di cui 404 negli Stati Uniti.
Uno degli avatar (Ruby Roundhouse) nel film interpretato da Karen Gillan era nota per il ruolo di Amy Pond nella serie Doctor Who e per quelli di Nebula nei film Marvel.
Fonte: Tvzap