Coronavirus, Al Bano: “E’ morto Mariano, l’amico che mi disse di sposare Romina”
Intervistato da Radio2 per la trasmissione ‘I Lunatici’, Al Bano ha rivelato un lutto doloroso che lo ha colpito: la morte del suo amico Mariano, ucciso dal coronavirus: “Mi ha fatto piangere perdere un amico, detto Mariano. È andato in clinica per vedere come stava la sua prostata, si è beccato questo virus e ci ha lasciato la vita”.
Il legame con Mariano era profondo, e Al Bano ha ricordato un vecchio episodio: “Romina mi disse che era incinta, ho detto e adesso che facciamo? Lui rispose che avremmo dovuto sposarci. Lui era il mio Virgilio. In quel periodo lavoravo in una catena di montaggio, poi è arrivato il periodo della cassa integrazione e i giorni me li spendevo tutti in musica. Il clan Celentano mi fece un contratto perché interessava la mia voce. E Mariano fu di una disponibilità indimenticabile. È sempre rimasto così, umano, gentile. Perderlo è stato un grande dolore. Poi non puoi restare indifferente quando vedi i camion dei militari che trasportavano persone morte aggredite dal morbo. Non puoi restare indifferente”.
Il cantante ha anche parlato del gesto fatto per il personale sanitario del policlinico di Bari, cantando fuori dalle finestre dell’hotel dove i medici e gli infermieri stanno trascorrendo la quarantena: “Cantavo dietro alle finestre, loro vedevano me ma io non vedevo loro. Io cantavo e loro rispondevano alle mie battute. È stato veramente toccante”.
Infine la popstar di Cellino San Marco ha risposto all’appello di Tiziano Ferro al Governo, sul futuro della musica live: “Avevo tutta una serie di concerti da fare per l’estate. Tiziano Ferro e Vasco Rossi hanno chiesto risposte al Governo? E che può fare il Governo! Secondo me la domanda bisogna farla solo agli uomini di scienza. Se non si trova l’antidoto a questo maledetto coronavirus noi siamo sotto scacco. Schiavi di questa situazione. Il Governo che ti può dire? Se non debellano questa maledetta epidemia che ci possono fare? Secondo me chiedere questa cosa è fuori tempo e fuori luogo. Poi ognuno può chiedere quello che vuole”