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Avati, ‘il film su Dante, la mia battaglia’

(ANSA) – NAPOLI, 01 GEN – Nell’anno di Dante Alighieri è
ancora incerta la partenza del film di Pupi Avati, con Sergio
Castellitto nel ruolo di Boccaccio, chiave di narrazione per
raccontare la vita del padre della nostra lingua scelta dal
regista bolognese. ”Gli italiani dovrebbero richiedere a gran
voce un film su Dante, pretenderlo. Chi poi lo girerà è
secondario. Ma perchè sono solo io a portare avanti questa
battaglia? ” Lo ha detto Avati ospite di ‘Capri, Hollywood- The
International film festival’, 25 esima edizione che si svolge
on line fino a domani su My Movies e piattaforme social.
    ”Il fatto che Rai cinema sia ‘sbloccata’ è importante, ma non
sufficiente. Non so quando partiremo….chiedetelo al ministro
Franceschini” Del progetto in effetti si era parlato da tempo, già in vista
dell’avvicinarsi di un 2021 dedicato alle celebrazioni per i
700 anni dalla morte.
    ”Ho già fatto tantissimi annunci e interviste. il film è
pronto, scritto con il coinvolgimento di un comitato di
importanti dantisti. Rai cinema c’è ma non basta. E’ una
produzione in costume, complessa” ha detto Avati nell’incontro
con il produttore del festival Pascal Vicedomini,.
    ”Fino a 30 anni avevo odiato Dante, come tutti quelli che si
sono visti proposti i classici dalla scuola nel modo peggiore.
    Suggerisco a tutti un percorso: leggere per prima cosa la Vita
Nova – ha detto il regista nell’evento in rete con la
partecipazione di Luca Sommi, che ha portato con successo la
Divina Commedia su Instagram – Io ho trovato la ‘password’
narrativa in Boccaccio, il primo suo commentatore. Ed anche il
primo che andò a Ravenna a incontrare la figlia, suor Beatrice,
custode della tomba paterna, portando il risarcimento per le
cattiverie subite di fiorentini. Una partenza stupenda!”.
    Avati nel 2020 ha finito di girare a Ferrara il film “Lei mi
parla ancora”, tratto dal romanzo del padre di Vittorio ed
Elisabetta Sgarbi, interpretato da Renato Pozzetto.
    ”Straordinario in una storia drammatica, quella di un
novantenne che perde la moglie dopo 65 anni’. (ANSA).
   

Fonte: Ansa

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