BiggieBash, il Re della musica reggae che arriva dal Salento
Là dove senti cantare, fermati: gli uomini malvagi non hanno canzoni. (Léopold Sédar Senghor), ed egli questo l’ha sempre fatto, è sempre stato attratto dalla musica.
Chi racconta questa storia viene da una piccola città (Mesagne) della provincia di Brindisi, città nativa di BiggieBash, cantante dei Boomdabash, e ricorda con affetto e piacere quel ragazzo, il quale trascorreva molto del suo tempo, sui gradini di una scuola con una radio in mano e che buttava giù frasi in stile rapper.
Erano gli anni in cui s’iniziava ad uscire con le proprie amicizie e la radio in macchina accompagnava le giornate, non si partiva se non iniziava a suonare la radio, egli è un fans sfegatato del Blasco, ma ammette anche di avere la passione nell’ascoltare anche i Sud Sound System, salentini doc che han sempre avuto a cuore la propria terra, il salento, proprio come fa oggi quel ragazzino li.
Biggie ormai, è diventato un Re della musica reggae e non nasconde, che nel 2019, nel vedere l’esordio sul palco di Sanremo, quelle sue parole, quel suo ritornello (ti aspetterò), quel suo modo di fare, di affrontare il pubblico, la stampa e la tv nazionale, hanno portato in lui, un enorme orgoglio, una forte emozione che non è facile spiegare.
Quando da ragazzo, s’iniziava a sentire per le vie del paese che Angelo (Biggie) aveva formato un gruppo, come spesso si fa, considerando che arrivava dal, profondo sud, la perplessità aveva preso il sopravvento, che ovviamente ha sempre tenuto per se, ma allo stesso tempo, sperava in quel ragazzo, la sua voglia di emergere e di poter rallegrare gli animi della gente, deve essere uno stimolo per chiunque.
Non bisogna mai mollare, ma bisogna crederci sempre.
Da circa 17 anni, orami lontano dal paese per via del lavoro, ha trascorso gran parte della propria vita in giro per l’Italia, ma la musica l’ha sempre seguita e la segue con enorme interesse e adesso Biggie, con il quale non ha molta confidenza nonostante siano quasi coetanei, lo segue con molto entusiasmo, internet ha amplificato questa passione, perché se prima bisognava seguire i programmi via radio e conoscere le uscite di un album, oggi grazie ai vari social, pagine personale degli artisti che ci tengono aggiornati in ogni momento su nuove uscite, non si perde neanche una loro virgola.
Dei suoi album, “Uno” uscito nel 2008, “Mad(e) in Italy” (2011), “Superheroes” (2013), “Radio Revolution” (2015) e “Barracuda” nel 2018, quello che ha apprezzato più di tutti è stato sicuramente l’ultimo (Barracuda), dove all’interno ci trovi pezzi nei quali ti rispecchi, tra questi uno dei suoi preferiti è sicuramente “Oro & Asfalto”, brano che parla di amicizie, di come siamo, di quanto speriamo che sia sempre migliore e di sogni che alla fine restano di cera e che s’infrangono come spesso accade.
Ascoltandolo, si ha la percezione che la canzone non sia nata per caso, ma come se si volesse raccontare di un rapporto ormai perso tra amicizie storiche, invito chiunque non l’abbia mai ascoltato, a perdere 5 minuti del proprio tempo a godersi un bel testo su note altrettanto splendide.
Il compito di un dottore è guarire i suoi pazienti, il compito di un cantante è cantare, ma soprattutto esaltare gli animi di chi lo ascolta. L’unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede.
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