Chiara Lubich, Cristiana Capotondi e il film per i 100 anni della nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari
Cristiana Capotondi arriva in tv su Rai1 il 3 gennaio in prima serata con un film dedicato a Chiara Lubich. Si celebrano così i 100 anni dalla nascita della fondatrice del Movimento dei Focolari a cui l’attrice è chiamata a dare il volto – afferma Cristiana Capotondi in un’intervista a Famiglia Cristiana – Uno dei mali della nostra società – aggiunge – è che siamo troppo concentrati sul nostro piccolo mondo e non sappiamo guardare fuori con uno sguardo che comprenda tutti. Su questo mi sento molto vicina al pensiero di Chiara Lubich, una donna che anche oggi avrebbe moltissimo da dire a tutti noi, credenti e non credenti”.
Il film, diretto da Giacomo Campiotti, verrà trasmesso in occasione del centenario della nascita della Lubich, che cade esattamente il 22 gennaio.
“Il pensiero ecumenico di Chiara – dice Capotondi – è il tratto che più mi ha impressionato della sua personalità: è fortissima in lei questa ricerca dell’unità, questo voler tenere tutti insieme. Ha consacrato la sua vita all’ideale della fratellanza universale”. Ma che tipo di donna era Chiara Lubich? “Indubbiamente una donna fuori dal comune – risponde Capotondi -: pragmatica, ma anche fragile; dolce e determinata… Una personalità complessa con profondità di pensiero e una forte carica spirituale. È molto diversa dalle icone classiche delle donne vicine alla Chiesa”.
“Mi sono preparata a interpretare questo ruolo studiando le lettere giovanili del periodo della nascita del Movimento e visionando video e documentari – ha detto l’attrice romana – E mi sono convinta che il suo è un caso strano: non poteva non suscitare ‘scandalo’ questa sua libertà d’azione tutta al femminile. Anche in seguito, pur riconoscendone l’intelligenza e la grandezza, molti hanno continuato a vederla con sospetto, come una rivoluzionaria”. Cristiana Capotondi non ha dubbi sull’attualità di questa figura: “Oggi più che mai abbiamo bisogno della sua intuizione della necessità di uno sguardo accogliente del mondo, senza distinzioni di religione o razza. I valori in cui credeva sono da incarnare oggi ancora più di ieri. E trovo limitante parlare di lei solo in ambito cattolico”.
Fonte: Tvzap