Cibo Made in Italy Quale Sarà il Futuro
Cibo Made in Italy una delle eccellenze del nostro paese che ha una forte richiesta dall’estero comprende prodotti tipici di ogni genere, dai salumi ai formaggi per arrivare ai vini più prestigiosi.
Tra gli sponsor che hanno maggiormente diffuso la cultura del cibo Made in Italy ci sono i ristoranti e i servizi come questo catering Firenze, che per anni hanno deliziato i turisti in visita nel nostro paese.
Grazie anche alla rete che ha dato la possibilità a tutti di condividere con foto e commenti il cibo che veniva consumato nel nostro paese.
I nuovi mezzi di comunicazione digitali hanno completato la diffusione globale del cibo Made in Italy facendo aumentare l’export dei prodotti tipici italiani in modo esponenziale.
Il grande successo del cibo italiano ha portato beneficio anche al turismo di ogni fascia e non solo quello di alta gamma.
A conferma di ciò basta fare una passeggiata nelle città italiane a maggiore vocazione turistica per trovare un numero impressionante di ristoranti, trattorie e locali che offrono il cibo Made in Italy anche a basso prezzo.
Anche l’offerta di cibo italiano di alta gamma sta beneficiando del diffusione della cultura enogastronomica italiana con molti produttori che fanno ottimi affari con commesse all’estero che richiedono solo prodotti tipici di qualità che in italia verrebbero acquistati a prezzi molto più bassi.
Nonostante in questi anni si sia toccato vendite record il futuro per il cibo Made in Italy non è certo come poteva sembrare fino a qualche anno fa.
Le attuali problematiche ambientali e politiche che si stanno delineando in modo lento ma costante potrebbero essere un ostacolo per l’esportazione dei cibi Made in Italy all’estero.
Soprattutto nelle zone più lontane nel modno che spesso corrispondono con quelle disposte a pagare il miglior prezzo per il Made in Italy.
Questo fatto oltre a rendere più difficile e più costoso il trasporto per lunghe tratte potrebbe divenire una occasione anche per tutte quelle aziende non italiane che già da molti anni spacciano i propri prodotti come italiani.