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Gagarine, un astronauta nelle banlieue

(ANSA) – ROMA, 23 OTT – Racconto sociale ancorato alla realtà
e passione per la fantascienza si mescolano in maniera
emozionante e personale in Gagarine, opera prima di Fanny
Liatard e Jérémy Trouilh, selezionato tra i titoli col ‘bollino’
di Cannes, in concorso alla Festa del Cinema di Roma in Alice
nella città. Il film, che in Italia arriverà in sala con
Officine Ubu, è stato girato poco prima e durante la
demolizione, avvenuta nell’estate del 2019, del progetto
abitativo Cité Gagarine, in collaborazione con i suoi residenti
a Ivry-sur-Seine. L’enorme complesso abitativo diventa simbiotico per il
protagonista della storia, Youri (la giovanissima rivelazione
Alséni Bathily), 16 anni, che da sempre vive a Cité Gagarine,
chiamato così in omaggio all’astronauta russo. Un rassicurante
formicaio di vite e quotidiano da cui Youri, dal presente
famigliare precario, si sente protetto e che è pronto a
difendere quando trapelano i piani per la demolizione del
complesso e gli inquilini iniziano cercare nuove sistemazioni.
    Youri, brillante sognatore (ad occhi aperti) e con un
talento naturale per l’ingegneria insieme agli amici Diana e
Houssam, intraprende una missione per salvare Gagarine,
trasformando il suo appartamento, e non solo, anche grazie agli
oggetti lasciati dagli altri ex inquilini, pian piano in
un’astronave. “Youri è un ragazzo in equilibrio, o meglio in bilico. Le sue
radici sono ben salde nel complesso abitativo, ma la sua testa è
fra le stelle, in una continua oscillazione fra sogno e realtà,
passato e presente – spiega nelle note di produzione Fanny
Liatard -. Volevamo che emergesse una visione positiva di un
luogo e di una generazione che spesso è stata descritta in modo
caricaturale. Youri ama quel luogo. Per lui, Gagarine Cité non è
un’obsoleta utopia, al contrario è il presente che sta vivendo e
la base su cui poggia il suo futuro. Abbandonarlo significa
perdere tutto: la sua famiglia e il suo mondo immaginario”.
    (ANSA).
   

Fonte: Ansa

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