Meraviglie, la penisola dei tesori: da Pisa ai Sassi di Matera con Alberto Angela
Pisa e la sua Piazza dei Miracoli, i Sassi di Matera e il Monte Bianco sono i tre siti protagonisti della seconda puntata di Meraviglie – La penisola dei tesori, il programma, proposto in replica mercoledì 22 aprile alle 21.25 su Rai1, dedicato alle bellezze italiane condotto da Alberto Angela.
Meraviglie in Piazza dei Miracoli
Il percorso comincia dalla città di Pisa. Nella Piazza dei Miracoli Angela illustra la storia e le particolarità della famosa Torre pendente, ammira il Duomo con la lampada che, secondo la leggenda, avrebbe fornito a Galileo Galilei ispirazioni per le sue teorie. Nel Battistero sorprende la particolare acustica, e si comprende perché il camposanto di Pisa costituisca una straordinaria attrattiva turistica. L’ospite d’eccezione Andrea Bocelli racconta il profondo legame che da sempre avverte con la sua città.
Meraviglie e i Sassi di Matera
Il panorama cambia decisamente nella seconda tappa del viaggio di Meraviglie, con la tappa a Matera, una delle città più antiche del mondo. Camminando tra i Sassi, muovendosi tra chiese rupestri e case scavate nel tufo, il conduttore ascolta la storia di un riscatto: da vergogna d’Italia, com’era stata definita negli anni Cinquanta, oggi Matera è diventata una meta turistica molto frequentata. Non a caso la città, da Pasolini a Mel Gibson, è un set cinematografico perfetto e Sergio Castellitto racconta l’indimenticabile emozione provata al primo contatto con Matera.
Meraviglie arriva sulle Dolomiti
Infine si arriva a quasi tremila metri di altezza, sulle Dolomiti, per ammirare un paesaggio di incomparabile bellezza. Si tratta di un sito assolutamente straordinario, naturale e umano. Non un sito vergine ma strettamente legato all’uomo che in queste valli è stato presente fin dall’età del bronzo. Alberto Angela racconta la formazione di questa catena montuosa e le sue particolarità: tra queste il legno degli abeti rossi di Paneveggio usato per costruire violini e strumenti musicali. Il perché ce lo illustrerà il celebre violinista Uto Ughi attraverso due preziosi violini antichi creati con il legno proveniente da Paneveggio: uno Stradivari e un Guarneri del Gesù.