Skam Italia, quarta stagione: “Occhi su Sana contro i pregiudizi sugli italiani di fede musulmana”
Una delle serie italiane più belle e innovative del decennio, sicuramente tra le più amate dai giovani, il teen drama SKAM Italia, remake della omonima serie norvegese, ha saputo proporre la quotidianità di un gruppo di liceali romani così com’è, fuori dagli stereotipi dell’adolescenza, raccontando tematiche importanti.
La quarta stagione, coproduzione Cross Productions e TIMVISION, con incredibile tempismo, parte il 15 maggio e vede protagonista Sana (Beatrice Bruschi), una ragazza italiana di seconda generazione, musulmana praticante. Sana, dopo aver cercato negli anni, un equilibrio tra i suoi valori e quelli delle sue compagne di liceo e della società italiana, della quale si sente orgogliosamente parte, si troverà ad affrontare situazioni che metteranno in crisi questa armonia. In un processo di crescita che farà emergere alcune distanze tra lei e il suo gruppo di amiche storiche, Sana dovrà trovare un compromesso tra i suoi valori religiosi e i suoi sentimenti per Malik (El Mehdi Meskar), un amico del fratello con cui è nata una forte intesa.
La regia e la sceneggiatura sono nuovamente affidate a Ludovico Bessegato, showrunner della serie. Per questa quarta stagione il regista si è avvalso della collaborazione – come consulente alla sceneggiatura – di Sumaya Abdel Qader, sociologa, scrittrice con all’attivo già due romanzi pubblicati per Mondadori, madre di tre figli, musulmana praticante, molto attiva nella sua comunità e attivista per i diritti delle donne.
“I ragazzi aspettavano questa serie, nonostante il maltempo durante le riprese e una pandemia mondiale sono felice che siamo riusciti a portarla a termine, – racconta il regista – ma ormai non è più solo per ragazzi.”
“Ho trascorso più di un anno immerso nell’argomento. Ho conosciuto Sumaya ho frequentato la sua casa, matrimoni, ragazze e ragazzi musulmani con cui mi sento ogni giorno, ho partecipato al Camp Nord, ho fatto da giurato al talent show premiando una rapper musulmana che rappa con il velo.”
Una full immersion, racconta il regista, che non gli era mai capitata prima. Oltre alla ricerca maniacale con cui si è immerso nell’universo dei ragazzi italiani di fede musulmana, che Skam 4 racconta attraverso la storia di Sama, la serie ha un’altra “arma segreta” ovvero il suo pubblico, così appassionato da far ripartire la serie dopo che era stato deciso di non proseguirla. “Non si può slegare Skam dal suo “pubblico, al di la della protesta e del sostegno il fandome è un elemento che si lega alla nostra serie e la completa.”
“Skam affronta la diversità ispirandosi al detto in voga tra i ragazzi: “Quando incontri una persona non sai che battaglia sta combattendo, sii gentile sempre”. Noi partiamo da un personaggio su cui c’è un forte pregiudizio e lo facciamo conoscere a fondo. Conoscendolo hai meno voglia di giudicarlo. Per i giovani non ci sono questi problemi, li creiamo noi. Ho visto con i miei occhi che i giovani non hanno questi pregiudizi ma sono attirati dal diverso per curiosità.”
Anche Sumaya Abdel Qader è contenta del lavoro fatto: “Finalmente mostriamo la vita normale dei giovani italiani di fede musulmana di seconda generazione.”
La serie, “offre spunti di riflessione importanti, per me è stata una prova riuscire a far provare a Beatrice cosa significa essere musulmani. Lei è stata bravissima a immedesimarsi in momenti anche mistici come quello della preghiera. Riguardo l’integrazione ci sono più italie, c’è un’Italia più accogliente come ad esempio la scuola, la società civile, il terzo settore. La politica è abbastanza assente e fa poco, e poi c’è tutta l’italia dei nuovi italiani che ancora purtroppo sono considerati stranieri.”
“Siamo influenzati da quello che racconta la cronaca, ma c’è uno strato di quotidianità molto integrato. Ci sono problemi, non possiamo negarlo, ma la realtà è abbastanza variegata. Riguardo il velo siamo partiti bene e tornati indietro, molte ragazze nel lavoro viene richiesto di non indossare il velo. Ci sono anche situazioni positive, molte ragazze musulmane sono in posizioni di lavoro importanti e attività politica.”
E a proposito di Silvia Romano e delle polemiche ammette: “In questo momento l’Italia avrebbe dovuto solo accogliere Silvia, non era il momento del giudizio universale. ”
Beatrice Bruschi, la protagonista nei panni di Sama, racconta: “Per prepararmi al personaggio ho conosciuto Sumaya e le sue figlie e sono diventate mie amiche.” Il problema del pregiudizio, per i giovani, sembra lontanissimo e anche difficile da comprendere: “Non mi è mai capitato di avere pregiudizi verso una donna musulmana per via del suo velo. – risponde Beatrice – La mia filosofia è che ognuno sia libero di fare ciò che vuole, io stessa voglio essere libera e non giudico gli altri.”
Anche per El Mehdi Meskar non esiste questo problema, nonostante la cronaca di questi giorni ci racconti tutt’altro: “Io sono di origini marocchine e sono cresciuto in una famiglia musulmana, io e la mia famiglia ci siamo sentiti integrati, non ho mai visto il fatto di essere musulmano come una diversità. Nella mia generazione alcuni cambiamenti stanno avvenendo, una serie come Skam può dare una nuova luce alla generazione di giovani musulmani in Italia.”
Pur basandosi sull’omonimo teen drama norvegese, SKAM Italia non è infatti semplice remake. “L’adattamento della serie non è solo una trasposizione del copione, – racconta Ludovico Bessegato – i personaggi a grandi linee sono gli stessi ma ci siamo sempre di più allontanati trovando una nostra autonomia. Skam Italia è la sesta serie italiana più popolare all’estero. Non è mai stato un semplice remake. ” Nei nuovi episodi i fan ritroveranno i personaggi amati, come Martino (Federico Cesari), Niccolò (Rocco Fasano), Eva (Ludovica Martino), Giovanni (Ludovico Tersigni), Silvia (Greta Ragusa), Federica (Martina Lelio), Elia (Francesco Centorame), Luchino (Nicholas Zerbini), Filippo (Pietro Turano) ed Eleonora (Benedetta Gargari) mentre al loro fianco incontreranno nuovi volti pronti a fare il proprio ingresso in scena.
SKAM Italia, che la stampa internazionale ha definito il migliore tra i remake del format norvegese per “la recitazione sublime e il realismo unico”, è una coproduzione Cross Productions e TIMVISION. La quarta stagione completa arriverà il 15 maggio con 10 nuovi episodi, in contemporanea su TIMVISION e su Netflix.