Stefano Fresi, appello in rima a Giuseppe Conte: “Sor presidè, che te sei scordato?”
Un sonetto romanesco, composto e recitato dal popolare attore Stefano Fresi. Un modo bonario ma stringente per ricordare al presidente del consiglio che neppure questa volta, nel discorso che annunciava alcune riaperture, si è fatta menzione del settore dello spettacolo, uno dei più penalizzati e al tempo stesso uno dei più attivi nella partecipazione a sostenere le persone mentre si trovano segregate in casa.