X-Men: le origini – Wolverine: trama, cast e curiosità del film con Hugh Jackman
Mercoledì 9 dicembre, in prima serata su Italia Uno dalle 21.20 circa in poi, va in onda in replica il cinecomic del 2009 X-Men: le origini – Wolverine, diretto da Gavin Hood e incentrato sulla figura di Logan, nome in codice Wolverine, probabilmente il più noto degli X-Men. A prestare il suo volto al mutante bestiale per eccellenza, torna ancora una volta Hugh Jackman, qui alla quarta interpretazione del personaggio in meno di un decennio.
X-Men: le origini – Wolverine: trailer
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X-Men: le origini – Wolverine: trama
Un viaggio alla scoperta delle origini, come dice il titolo, di James Howlett detto Logan, alias Wolverine, il mutante Marvel più famoso del mondo. Wolverine va alla ricerca delle radici del suo potere, cercando verità e vendetta da chi lo ha reso quello che è. Il film trae ispirazione da più fonti che ovviamente fanno parte dello sterminato universo Marvel, compresa la recente serie di graphic novels Weapon X firmate da Frank Miller, e le rielabora in una trama originale.
X-Men: le origini – Wolverine: cast
Hugh Jackman (X-Men, Kate & Leopold, Codice: Swordfish, Scoop, The Prestige, Australia, Les Misérables, Pan – Viaggio sull’Isola che non c’è, Correlli, The Greatest Showman) è Wolverine, il più iconico degli X-Men, qui nella prima pellicola dedicatagli interamente. Liev Schreiber (Rey Donovan, Party Girl, Ransom – Il riscatto, Scream, Sfera, Jakob il bugiardo, Kate & Leopold, The Manchurian Candidate, Omen – Il presagio, L’amore ai tempi del colera, Repo Men, Salt, Gigolò per caso, A Perfect Man, Il caso Spotlight) ha invece il ruolo di Victor Creed/Sabretooth e Lynn Collins (Fantasmi, True Blood, Manhunt: Unabomber, Abbasso l’amore, 50 volte il primo bacio, 30 anni in un secondo, Il mercante di Venezia, La casa sul lago del tempo, Number 23, Town Creek, John Carter, Wolverine – L’immortale) interpreta Kayla Silverfox/Silver Fox.
Taylor Kitsch (Il mio ragazzo è un bastardo, Le belve, Lone Survivor, American Assassin, Battleship) presta il suo volto a Remy LeBeau/Gambit mentre Ryan Reynolds (Lanterna Verde, Maial College, Blade: Trinity, Certamente, forse, Deadpool, Cambio vita, Criminal, Come ti ammazzo il bodyguard, Self/less) ha il suo primo, storico anche se rinnegato, approccio con il personaggio di Wade Wilson. Danny Huston (Magic City, American Horror Story, Yellowstone, La furia dei titani, Via da Las Vegas, Anna Karenina, Delitto imperfetto, 21 grammi, The Aviator, Marie Antoinette, I figli degli uomini, Number 23, Robin Hood, Hitchcock, Big Eyes, Wonder Woman, Game Night – Indovina chi muore stasera?, Stanlio & Ollio, Io) veste i panni di William Stryker mentre il cantante dei Black Eyed Peas Will.i.am (Notte folle a Manhattan) presta il suo volto a John Wraith/Kestrel. C’è anche Dominic Monaghan (Il Signore degli Anelli, I Sell the Dead, Deep Burial, Mute, Star Wars: Episodio IX – L’ascesa di Skywalker, Lost, FlashForward, Il signore degli insetti, 100 Code), qui nel ruolo di Chris Bradley/Bolt.
Scott Adkins (La Pantera Rosa (The Pink Panther), The Bourne Ultimatum – Il ritorno dello sciacallo, The Tournament, X-Men le origini – Wolverine, I mercenari 2, Zero Dark Thirty, Legendary – La tomba del dragone, Hooligans – Sotto Copertura, Criminal, Doctor Strange, Eliminators, American Assassin, Accident Man) veste i panni dell’Arma XI e, infine, per poco più di un cameo, c’è anche Patrick Stewart (Il piccolo lord, Excalibur, Dune, Star Trek – Generazioni, Robin Hood – Un uomo in calzamaglia, X-Men, Green Room), che interpreta ancora una volta Charles Xavier, ossia il professor X.
X-Men: le origini – Wolverine: curiosità
In una scena poi cancellata dalla versione finale del film appariva anche una bambina africana dai capelli bianchi: si trattava ovviamente di Ororo Munroe, meglio nota come Tempesta, una degli X-Men più iconici in assoluto (e personaggio amatissimo dal pubblico, in generale).
Liev Schreiber è stato consigliato alla produzione proprio da Hugh Jackman, che aveva lavorato con lui per Kate & Leopold. Jackman aveva assicurato allo studio che Schreiber era in possesso della giusta carica agonistica per essere costantemente in competizione lui. L’attore australiano aveva ragione: durante le riprese, Schreiber e Jackman non facevano altro che sfidarsi durante gli allenamenti necessari a ‘dare forma’ ai loro nerboruti personaggi, rimanendo in costante competizione tra loro.
A proposito degli allenamenti: in origine, la produzione aveva offerto a Liev Schreiber di indossare una speciale tuta che lo faceva sembrare più grosso e muscoloso sotto gli abiti di scena di Sabretooth. L’attore ha però rifiutato questa possibilità e ha chiesto di potersi allenare con un regime piuttosto severo per poter essere un avversario credibile per Hugh Jackman anche solo a un livello visivo: i due attori hanno finito per trovarsi sul set nel bel mezzo del loro percorso di ‘pompaggio’ e hanno così preso a sfidarsi l’un con l’altro durante il tempo che dedicavano agli esercizi.
Hugh Jackman ha aiutato Liev Schreiber a costruirsi un fisico pazzesco anche con dei consigli alimentari: l’attore australiano ha infatti fatto seguire al collega un particolare regime alimentare ricco di proteine che Schreiber ha chiamato ‘il genocidio dei polli’ perché la dieta era principalmente a base di pollame.
Il film è passato alla storia come uno dei meno riusciti del ciclo degli X-Men e come uno dei peggiori cinecomic in generale. In particolare, lo stesso Hugh Jackman ha più volte ammesso che la pellicola non è venuta come lui sperava e la sua insoddisfazione, così come quella degli studios, ha portato alla realizzazione di Wolverine – L’immortale per riscattare il personaggio.
Non solo Jackman aveva dei motivi per essere profondamente insoddisfatto di questo film: Ryan Reynolds non ha apprezzato per niente come è stato reso il suo personaggio nel film, una sorta di versione parallela di Deadpool. Nel film il suo personaggio si chiama Wade Wilson e, anche se non viene mai esplicitamente chiamato ‘Deadpool’, si chiama come (e dunque si tratta palesemente del) Mercenario chiacchierone. L’attore ha fatto quel che ha potuto affinché si realizzasse una versione accettabile del personaggio e ha visto esauditi i suoi desideri nel 2016, grazie a Deadpool. Reynolds peraltro non manca mai di ironizzare e prendere in giro il modo in cui è stato trattato Wade Wilson in X-Men: le origini – Wolverine.
X-Men: le origini – Wolverine: recensione
Come detto, non uno dei film più belli della saga degli X-Men, nonostante uno Hugh Jackman in grandissima forma. X-Men: le origini – Wolverine è probabilmente una pellicola troppo ambiziosa, che mette male troppa carne al fuoco e che fatica enormemente a chiudere tutte le sottotrame aperte. Il risultato è una sceneggiatura sfilacciata che non solo non convince ma rischia anche di annoiare. Ad appesantire il tutto, inoltre, anche il maltrattamento di più di un personaggio, Deadpool e – in parte – Sabretooth su tutti. Per MyMovies il film è da 2,41 stelle su 5 mentre IMDb lo valuta con un abbondante 6,6. Per TvZap siamo attorno al 4,5.
Fonte: Tvzap