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Bettany, mio padre ha vissuto conflitto di Uncle Frank

C’è una doppia chiave autobiografica, legata ai padri del
regista e del protagonista nella storia di identità sessuale,
pregiudizi e inclusione di Uncle Frank, il film di Alan Ball
(premio Oscar per la sceneggiatura di American beauty e
showrunner di serie come Six feet Under e True Blood) con Paul
Bettany, Sophia Lillis, Peter Macdissi, Steve Zahn e Margo
Martindale al debutto su Amazon Prime Video il 25 novembre.
    Il racconto è ambientato negli Usa d’inizio anni ’70 ma
ripropone un conflitto molto attuale nell’America disegnata da
Trump, fra due visioni opposte della vita e della società. “E’
un caso che il film esca adesso, ma non poteva esserci momento
migliore – spiega all’ANSA via streaming Alan Ball –
Raccontiamo due fronti di persone che hanno idee molto diverse
su come si debba vivere e che si vengono incontro attraverso un
processo di ‘guarigione’ reciproca. Qualcosa che con i risultati
delle elezioni e il nuovo Presidente spero inizi ad avvenire
negli Stati Uniti”.
    Al centro della storia c’è Frank (Bettany), professore
universitario a New York, che nasconde alla sua famiglia,
originaria del sud Carolina, di essere gay e di avere da anni un
compagno, Walid detto “Wally” (Macdissi). La notizia della morte
del padre, porta però Frank ad affrontare la famiglia e un
passato traumatico, grazie anche al supporto della nipote Beth
(Lillis), da poco studentessa a New York.
    Bettany, che ritroveremo a gennaio anche su Disney+ nella
serie sitcom/fantasy Marvel Wandavision, ha voluto interpretare
Uncle Frank “innanzitutto per mio padre, che ha vissuto per
molto tempo come gay non dichiarato – racconta-. A 63 anni aveva
fatto coming out, ma era cattolico, verso la fine della sua
vita, decise di tornare a nascondersi”. Con questo personaggio “mi sono chiesto cosa sarebbe successo se mio padre si fosse
concesso di vivere liberamente, senza farsi schiacciare dalla
vergogna che provava”. Anche per Ball la storia ha un origine
famigliare: “Trent’anni fa ho detto a mia madre di essere gay e
lei mi ha sorpreso dicendomi di aver sempre pensato che lo fosse
anche mio padre”. Da lì “è nata idea del film”. (ANSA).
   

Fonte: Ansa

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