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Carbonia Film Festival, un viaggio tra continenti

(ANSA) – CARBONIA, 09 OTT – Un weekend con il grande cinema
con un click o un touch sull’intero territorio nazionale. Tutto
gratis, con una semplice registrazione con indirizzo mail e
password. Sono di nuovo disponibili in streaming dalle 12 di
sabato 10 ottobre sino alla mezzanotte di domenica 11 i film in
concorso al Carbonia Film Festival. In prima nazionale quanto di
meglio il nuovo cinema d’autore internazionale ha prodotto
nell’ultimo anno sui temi del lavoro e migrazione. Filo
conduttore della rassegna, che offre la possibilità, in presenza
al Cine-Teatro Centrale di Carbonia e sul web, sulla piattaforma
online.carboniafilmfest.org, di assistere alla proiezione di
selezionate pellicole d’autore da ogni angolo del mondo. Non
solo, sono online anche le conversazioni con i registi.
    Sedici i film in concorso nelle due sezioni lungometraggi e
cortometraggi, che con un linguaggio contemporaneo e ricercato
hanno saputo raccontare al meglio i temi cardine della
manifestazione. Il doppio sipario, reale e virtuale del
festival, si chiude domenica 11 con la premiazione dei
vincitori. Un viaggio fra i continenti con gli otto
lungometraggi in concorso. È targato Usa “Bloody nose, Empty
pockets” dei fratelli Turner, che costruiscono un mosaico di
vite nel corso dell’ultima notte alcolica in un bar di Las Vegas
prima della chiusura definitiva. C’è la Colombia in “Los
Conductos di Camilo Restrepo, storia di un uomo in fuga da una
setta. Offre invece una visione dello stato socio-politico di
Londra “Europa, Based on a True Story” di Kivu Ruhorahoza,
girato prima del voto alla Brexit.
    “Eeb Allay Ooo!” di Prateek Vats è una satira sulla
condizione dei migranti. Il protagonista viene ingaggiato per
scacciare le scimmie fastidiose di Nuova Delhi fuori dagli
edifici governativi. “Working Girls” di Frédéric Fonteyne e Anne
Paulicevich è incentrato sulla doppia vita di tre donne che per
vivere in modo dignitoso ogni giorno, varcato il confine, si
trasformano in dame del sesso. “Overseas” di Sung-A Yoon offre
uno sguardo sulla condizione femminile, con un documentario
girato all’interno di un centro di formazione ai lavori
domestici nelle Filippine. (ANSA).
   

Fonte: Ansa

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