“É un’altra notte” è il come back di Ruggero Ricci, un electro-funky up tempo per tornare a risplendere
La vocalità inconfondibile di Ruggero Ricci torna a far vibrare le emozioni in “È un’altra notte” (Visory Records/Universal Music Italia), il suo nuovo singolo.
Delicato e struggente al tempo stesso, il brano, prodotto dal magistrale tocco di Max Giorgetti (già per Random e molti altri), è un funky up tempo impreziosito da eleganti sfumature elettroniche, in grado di regalare un abbraccio sonoro raffinato e coinvolgente, che consente all’ascoltatore di tuffarsi a capofitto in un firmamento di sentimenti, costellato dagli astri del cuore.
Con un’impronta personale dall’accezione universale, l’artista dà sfogo ad un encomio liberatorio e frizzante, sul quale disegna, con le linee melodiche di una tecnica impeccabile, il quadro di una rivalsa personale dopo la fine di una relazione, come una vera e propria «resurrezione che comincia». Un rapporto concluso da tempo, che porta con sé gli strascichi di ricordi, rimorsi e rimpianti, a cui l’incisivo cantautore pone fine invitando se stesso, e ciascuno di noi, a prendere piena consapevolezza del proprio valore personale.
Il travolgente dinamismo del pezzo è l’iconica soluzione in musica alla stasi emotiva da cui si viene tipicamente travolti al termine di una storia d’amore deleteria e soffocante – «stavo fermo su un amore tossico, ma il mio cuore vive di profondità» -, quell’inerzia affettiva ricolma di disillusione e sconforto a cui è possibile porre fine soltanto facendo leva su se stessi, riprendendo in mano le redini di una quotidianità in cui sentirsi totalmente liberi di esprimersi, decidendo, senza timore, a cosa e a chi dedicare tempo ed attenzioni – «da adesso non mi ferirai mai» -, come lo stesso Ruggero Ricci spiega:
«”É un’altra notte” è una canzone volta ad incoraggiare tutti coloro che soffrono per un rapporto giunto al capolinea. Mi sono chiesto perché ci ritroviamo spesso ad ostinarci a soffrire, quasi come se fosse giusto annullarsi e frammentare la propria anima per un passato che non tornerà più. Ecco, la mia nuova release ha preso vita da questo quesito, a cui ho cercato di rispondere nella maniera più naturale possibile: occorre tornare ad essere protagonisti della propria vita, lasciando che la nostra natura ci guidi, indicandoci la via, e a volte, per farlo, occorre dimenticare completamente chi siamo per ritrovarci, anche solo per una notte».
Lo splendido videoclip ufficiale che accompagna il brano, diretto dalla competenza figurativa di Andrea Zanzucchi, girato ad Imola e presentato in anteprima nazionale su SKY TG24, racchiude in sé il sapore della ripartenza, evocando, attraverso un’incredibile serie di emblematici frame, la riapertura delle discoteche e dei club post-pandemia.
“È un’altra notte” rappresenta la perfetta riuscita di un indie-pop sensibile e grintoso, capace di sovvertire un cataclisma emotivo in quella presa di coscienza e posizione – «sono più forte, se vuoi la luna questa è un’altra notte» -, che ci consente di tornare a brillare.
Attraverso una fusione di stili che ben evidenzia l’abilità tecnica e interpretativa dell’artista romagnolo, mettendo in luce non soltanto la sua caratura intensa e precisa, ma anche un eclettismo comunicativo fuori dall’ordinario, il singolo riconferma Ruggero Ricci come uno dei migliori esponenti del nuovo cantautorato italiano.