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La moda sostenibile esce dal ghetto e diventa trend

Pelle vegan, cotone biologico, gioielli da materiali di riciclo, collezioni dal riuso di tessuti, ‘biodegradabile’: la moda ecologica esce dalla nicchia di sperimentazioni e start up innovative per diventare popolare e di tendenza, come dimostrano le ricerche effettuate con le parole citate. I grandi marchi e le catene di fast fashion propongono in entrambi i casi la moda sostenibile con collezioni apposite ed etichette chiare sui capi in vendita, sapendo che ormai una buona parte dei consumatori è pronta e che indossare abiti il più possibile eco e con un’impronta ambientale e umana sostenibile.
    Siamo lontani dalla meta, ma il percorso è iniziato, come viene evidenziato dal report realizzato da Lyst con Good on You , l’autorevole organizzazione inglese che aiuta i consumatori a prendere delle decisioni di acquisto migliori valutando le aziende in base al trattamento di lavoratori, pianeta e animali. Qui il link al report completo
    La sostenibilità è ufficialmente diventata un tema ricorrente nel settore della moda, stimolando alcuni marchi a lanciare nuove iniziative, a condividere più informazioni con i propri clienti e a fissare nuovi obiettivi per essere più etici nelle loro produzioni. Emerge dalle ricerche degli ultimi 12 mesi sulla piattaforma di moda e Google.
    Le ricerche relative a “pelle vegan” sono aumentate del 69% su base annua, con una media di 33.100 ricerche mensili online.
    Da novembre, le ricerche relative al “cotone biologico” sono aumentate del 23%, mentre la ricerca “plastica riciclata” ha conquistato un incremento dell’interesse pari al 35% da gennaio.
    La domanda di sneakers in plastica riciclata Adidas è stata particolarmente elevata, con un aumento del 305% delle visualizzazioni di pagina per le scarpe del marchio. Anche le ricerche di moda con la parola chiave “biodegradabile” sono aumentate del 10% dall’inizio dell’anno. Nel frattempo, le ricerche relative alla pelliccia vera sono calate dell’8% su base annua. Mentre le sneakers e i jeans rimangono due delle categorie di prodotto più ricercate nell’ambito della moda sostenibile, in crescita rispettivamente del 142% e del 108% su base annua, le ricerche rivelano che gli interessi degli utenti sono cambiate. I dati relativi alle ricerche indicano che l’interesse per i “gioielli rigenerati” è cresciuto del 90% su base annua, mentre le ricerche per i “gioielli etici” sono aumentate del 60% nello stesso periodo. Con una media di oltre 1.000 ricerche mensili, le “eco T-shirt” sono in tendenza accanto all’ activewear sostenibile, per il quale le ricerche sono in costante aumento, con un incremento del 151% su base annua.
    Quello dei costumi da bagno sostenibili è un segmento in rapida crescita: le ricerche sono aumentate del 65% rispetto all’anno precedente, con una domanda di bikini e costumi da bagno ecologici proveniente soprattutto dall’Australia, seguita da Regno Unito e Stati Uniti. Negli ultimi tre mesi, le ricerche di “moda upcycled” sono cresciute del 42%. Allo stesso tempo, la domanda di capi di moda “di seconda mano” e “usati” è aumentata del 45% da novembre: sneakers, orologi e borse sono le categorie più cercate in combinazione con queste parole chiave.
    Tra i prodotti più acquistati le sneakers Veja Campo, i leggins alti Girlfriend Collective, le sneakers Eclypse di Stella McCartney, il parla Lone Mountain di Patagonia, gli abiti di Reformation. Tra i brand da tenere d’occhio secondo Good on You: Mother of Pearl, Ecoalf, WWAKE, Maggie Marilyn, Fisch, Greg Lauren e By Walid. In Italia in particolare è aumentata del 20% la domanda di moda sostenibile, in particolare sono i consumatori della Lombardia quelli che effettuano il maggior numero di ricerche di moda eco-friendly. Il termine “eco-pelliccia” è la parola chiave più usata negli ultimi 12 mesi. Le ricerche relative a prodotti di “moda riciclata” sono aumentate del 64% negli ultimi 3 mesi.

   

Fonte: Ansa

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