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L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, trama, cast e curiosità del nuovo film di Sidney Sibilia

Un mini stato galleggiante che si proclamò indipendente da Roma a largo di Rimini, un pezzettino di storia dell’Italia del 1968 che in molti hanno dimenticato è diventata la materia per il nuovo film di Sidney Sibilia dal titolo L’incredibile storia dell’Isola delle Rose. Il film è disponibile in streaming dal 9 dicembre su Netflix. “Questo film racconta che niente è impossibile, che ognuno di noi è potentissimo e può costruire il mondo che gli piace”, il regista sintetizza così il motivo che lo ha spinto a dirigere il film.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, trama

Tratta da una storia vera, la vicenda dell’Isola delle Rose, la piattaforma artificiale creata dall’ingegnere Giorgio Rosa a largo di Rimini ma in acque extraterritoriali, proclamatasi stato indipendente il primo maggio 1968 e demolita nel febbraio del 1969. Nel film il giovane ingegnere Giorgio Rosa (interpretato da Elio Germano) trasforma l’utopia in realtà, costruendo la sua repubblica galleggiante dove la libertà individuale è il valore assoluto e l’unica regola è l’assenza di regole. La vicenda di Giorgio Rosa e della sua Isola, però, è anche una storia di aspri conflitti”. La sua utopia, infatti, “viene mandata in frantumi da una dimostrazione di forza da parte della politica”, che lo accuserà “di colpe insensate: fondazione di una radio pirata, contrabbando ed evasione fiscale, sfruttamento abusivo di risorse energetiche, atti osceni e perversione”. Alla fine, l’Italia dichiarerà perfino guerra a Giorgio Rosa. “Una guerra che la Repubblica Italiana ripudia, secondo la sua stessa Costituzione. Una guerra che non dovrebbe mai essere utilizzata come soluzione alle dispute internazionali. Eppure, all’Isola delle Rose fu dichiarata guerra. L’unica guerra di aggressione mai combattuta dalla Repubblica Italiana”, conclude il regista

Lo stesso Sibilia ci ha messo un po’ prima di decidere di fare il film: “Sono andato a parlare con Giorgio Rosa in persona, l’ho incontrato nella sua casa di Bologna, circa 4 anni fa. Avevo bisogno di chiedergli cose, cosa c’era dietro a quell’isola, cosa la teneva in piedi oltre all’acciaio e al cemento. Ed è stato un incontro stupendo. Molte cose che ci sono nel film nascono dai racconti che mi ha fatto lui. Ma quando gli chiesi se gli avrebbe fatto piacere se avessero fatto un film su questa storia, lui mi disse ‘no’. In quel momento ho capito che dovevo fare il film”, sottolinea sorridendo il regista.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, cast

“In un momento in cui nella pandemia la libertà è declinata per difetto, un film così ci aiuta ad alleggerire: è un racconto ironico, divertente e a tratti folle che però affronta anche temi più seri”, afferma Elio Germano, che guida un cast dove figurano anche Matilda De Angelis, Leonardo Lidi, Fabrizio Bentivoglio, Luca Zingaretti, Violetta Zironi e Tom Wlaschiha. Alla sceneggiatura dell’Incredibile Storia dell’Isola delle Rose, hanno lavorato insieme Francesca Maineri e Sidney Sibilia, nello stesso periodo in cui entrambi erano impegnati nella scrittura di ‘Smetto quando voglio’ 2 e 3.

“Quello che ho voluto raccontare – spiega Sibilia – è la forza di Giorgio, il modo in cui una persona, armata dei propri sogni e della propria determinazione, ottiene pacificamente ciò per cui centinaia di migliaia di suoi coetanei combattono a chilometri e chilometri di distanza”.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose, curiosità

Il regista e sceneggiatore del film stava lavorando a Smetto quando voglio 2 e 3 quando ha iniziato a pensare a questa storia: “tenevamo la pagina di Wikipedia aperta. Lì c’era un riquadretto con la scritta: ‘Isola delle Rose micronazione’. La cosa ci ha incuriositi e siamo andati a vedere di che si trattava. Con Francesca Manieri ci siamo detti: è un film già scritto. E così è stato”.

L’incredibile storia dell’Isola delle Rose è il primo film in lingua non inglese prodotto da Netflix.

Il film si basa su una storia vera e ormai quasi dimenticata che si inserisce in un contesto storico importante come il ’68 (l’autoproclamazione di indipendenza avviene il 1 maggio, il mese in cui in Francia gli studenti diedero il via alla ‘rivoluzione’).

La vicenda vera dell’ingegner Rosa, che a 42 anni decide di costruire un’isola d’acciaio di 400 metri quadri, torna ora alla luce con la commedia di Sibilia in forma romanzata. La dichiarazione d’indipendenza dell’ingegner Rosa fu vista dal Governo italiano come uno stratagemma per raccogliere i proventi turistici senza il pagamento delle relative tasse, dato che l’Isola delle Rose era facilmente raggiungibile dalla costa italiana. Per questo 55 giorni dopo la dichiarazione d’indipendenza, martedì 25 giugno 1968 alle 7:00 del mattino, una decina di pilotine della polizia con agenti della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di finanza circondarono la piattaforma e ne presero possesso, senza alcun atto di violenza.

Successivamente la piattaforma fu smantellata e abbattuta e Rosa perse il ricorso al Consiglio di Stato secondo cui le pretese di sovranità, indipendenza e diritti internazionali acquisiti dai proprietari della piattaforma erano infondate, “in quanto i cittadini italiani, anche fuori dall’Italia, devono sottostare alle leggi statali”.

Fonte: Tvzap

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