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Marra, racconto la zona nera del calcio

Il 2 luglio arriva in sala con Altre Storie La zona nera del calcio, quella dei perdenti in un mondo pieno di soldi: è lì che vive Bartolomeo (Massimo Ghini) procuratore sportivo, ormai senza speranze e pieno di debiti, protagonista di ‘La volta buona’ di Vincenzo Marra, già alla Festa del Cinema di Roma nella sezione parallela di Alice e da domani, con grande coraggio, al cinema.

Bartolomeo negli anni ha sprecato le tante occasioni che ha avuto, anche per il vizio del gioco che gli ha fatto perdere soldi e famiglia, e ora passa le giornate nei campetti di periferia sperando di trovare il nuovo Maradona. A un certo punto gli arriva, però, dall’amico Bruno (Max Tortora) l’invito a raggiungerlo in Uruguay per conoscere Pablito (l’argentino 11enne Ramiro Garcia, che gioca nella Roma Calcio a 5), baby calciatore con molto talento che potrebbe sfondare nel calcio italiano. Bartolomeo, dopo aver incontrato il ragazzino, lo porta in Italia, ma il viaggio e il sogno si complicano quando l’uomo scopre che Pablito ha problemi di salute e che dunque il suo futuro calcistico è a rischio.

“Questo film è un po’ un omaggio a Mario Monicelli che, dopo aver visto due miei documentari a Napoli, ha creduto in me prima di tutti – spiega Vincenzo Marra -. Così quando ho saputo della sua morte di getto ho scritto questa storia, pensando di fargli un doveroso omaggio”. Va detto che questa dedica a Monicelli non è affatto casuale, perché i personaggi brutti, sporchi e cattivi, ma pieni di una nascosta umanità, di ‘La volta buona’ ricordano molto quelli del regista toscano. “La mia è una storia diritta, lineare, ma piena di allegorie. Tra queste – continua Marra che aveva già dedicato al mondo del calcio un bel documentario come ‘Estranei alla massa’ – sicuramente c’è anche quella dell’emigrazione che nel caso di una giovane promessa del calcio, non si sa perché, non viene vista in maniera negativa”. E ancora il regista, che nel 2001 con ‘Tornando a casa’ aveva conquistato Nanni Moretti: “Nei personaggi che ho inventato per La volta buona c’è comunque un comune denominatore, ovvero il senso di frustrazione, come quando ci capita di vedere un vecchietto che compra il suo gratta e vinci sperando nella fortuna”.

Dice infine Massimo Ghini: “Il tema del film non è solo legato allo sport, al calcio, ma all’unanimità dei personaggi, a queste vite disperate, cattive e ciniche che si incontrano. Quando ho letto il film – conclude l’attore – ho subito pensato a una sceneggiatura di Luciano Vincenzoni per Dino Risi”.

Fonte: Ansa

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