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Natale a Roma nel ’33, quell’Italia in bianco e nero

(ANSA) – ROMA, 23 DIC – Tutti con il cappello in testa,
uomini, donne e bambini, tutti ovviamente in bianco e nero e
nessun suono se non la musica di un pianoforte che accompagna il
filmato. È NATALE A ROMA di Otello Martelli, filmato inedito del
1933 che l’Archivio storico Luce regala a tutti nella versione
rieditata e restaurata collegandosi a
https://youtu.be/aLYxqKngjaM.
    Solo sei minuti da non perdere di una Roma inedita, cialtrona ed
aristocratica allo stesso tempo, piena di carretti, cavalli,
automobili (prevalentemente nere come si usava allora) e
soprattutto di un’umanità ricca e povera, ma sempre piena di una
dignità mai ostentata (spesso anche chi vende al mercato ha la
sua cravatta e sicuramente il suo cappello).
    Scorrono in NATALE A ROMA le scene di un mercato rionale animato
dalla voglia di clienti in corsa per comprare verdure, pesce,
fiori. Un mercato pieno di galline e capponi vivi da sgozzare in
casa (allora si usava così).
    Un’Italia diversa in cui ‘Per la sontuosità reale delle mense
natalizie’, così il regista titola uno dei suoi capitoli, c’è il
rito dell’acquisto del pesce, alimento non certo economico in
quegli anni e poi, con il titolo ‘Per la gioia dei bimbi’, ecco
le bancarelle di Piazza Navona con famiglie al completo,
compresa la nonna, e ragazzini in ammirazione di fronte a
cavallucci a dondolo, automobiline di latta, bambole e tamburi.
    E ancora immagini di una Trinità dei Monti piena di fiorai,
nella parte bassa della scalinata, la tradizionale gita ad
Ostia, il ‘lido di Roma’ con tanto di irruzione delle famiglie
sul bagnasciuga a sfidare le onde.
    Una considerazione a margine, Otello Martelli, storico e
geniale direttore della fotografia di tanto cinema italiano
maggiore (da Rossellini e Lattuada, De Sica e De Santis, e tutto
il Fellini degli anni ’50) non mette nel filmato nulla che possa
ricondurre l’Italia al fascismo, una cosa davvero singolare.
    La retorica del ventennio c’è però inevitabilmente, almeno nelle
scritte che accompagnano i vari brevi capitoli. (ANSA).
   

Fonte: Ansa

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