Pronti per la fase 2? Stress e cambiamenti, la crisi diventa laboratorio
Siamo tutti dentro un grande esperimento psicologico, mai tentato prima e alla vigilia del Primo Maggio e dell’allentamento del lockdown appena annunciato dal Governo, i lavoratori riflettono su quello che in meno di due mesi è successo: accelerazione digitale, utilizzo dello strumento dello smart working ma anche evidenza di molte criticità collegate a tutte le attività senza contratto continuativo ad esempio. Secondo le previsioni del World Economic Forum, nei prossimi mesi una persona su quattro arriverà ad avere dei livelli tossici di stress, perdendo fino al 35% di produttività sul lavoro.
Ecco cosa emerge da un sondaggio svolto da Life Based Value, un’azienda esperta in formazione basata sulle transizioni, nell’ultimo mese, con un campione analizzato costituito da circa 1.800 dei 10.000 lavoratori dipendenti partecipanti ai webinar:
Di che cosa senti di avere bisogno in quest’emergenza?
– 63% Rassicurazioni per il futuro
– 44 % Piano di azione da parte delle aziende
Quali caratteristiche dovrebbe avere il tuo manager ideale per la Fase 2?
– 68% Ascolto
– 70% Condivisione
– 60% Capacità di assumersi i rischi
Competenze utilizzate più intensamente in questo periodo:
– 81% Gestione del cambiamento
– 53% Apertura Mentale
– 37% Creatività
– 33% Intraprendenza
Che cosa ti aspetti che faccia la tua azienda per facilitare il “rientro”?
– 83% Fare spazio al cambiamento che comunque c’è stato
– 69% Fare spazio ai pensieri e agli stati d’animo dei dipendenti dopo questa crisi
– 83% Aumentare lo smart working
– 91% Migliorare i processi grazie a quello che abbiamo imparato in questo periodo
Come ti senti tu adesso, di che cosa avresti bisogno?
· 82% Ho delle speranze per il futuro
· 67% Mi sento bene, pronto/a ricominciare con nuove energie
· 51% Vorrei poter condividere di più con i miei colleghi
In che cosa ti riconosci di più? Cosa ti sta dando questo periodo?
· 56% Più flessibilità
· 45% Nuove possibilità
Ci si chiede in che modo le aziende intraprenderanno la Fase 2, per tenere conto delle reali esigenze dei lavoratori a vantaggio del loro benessere, produttività e performance. E’ stato varato persino un Master Crisi, il primo programma digitale al mondo che si rivolge a tutti i lavoratori indipendentemente dal ruolo e dal livello professionale e che consente alle aziende di formare e ascoltare le proprie persone attraverso la crisi, valorizzando l’opportunità che questa esperienza dà di mettere in campo nuove competenze e di innovare modi di lavorare e di produrre. E’ stato messo a punto avvalendosi della collaborazione di un comitato scientifico, costituito da Pier Giovanni Bresciani, Presidente SIPLO Società Italiana di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione, Felice Di Lernia, Antropologo ed esperto dell’utilizzo della narrazione nelle pratiche di cura, e da Riccarda Zezza CEO di Life Based Value, che ha dichiarato: “Nei momenti di crisi, le persone tirano fuori competenze ed energie inaspettate, e le aziende hanno l’opportunità di migliorare i processi e di innovare. Tutto questo si paga con la fatica che ogni crisi comporta, ma è anche una grande opportunità di miglioramento per tutto il sistema”.