creazioni-siti-web-roma

NonSoloGossip

Curiosità, news e tanto altro dalla tv al web

Ritratto di Havel, tra storia, coraggio e fragilità

(ANSA) – ROMA, 08 DIC – Brillante drammaturgo e
intellettuale, rivoluzionario ‘non violento’, coraggioso
oppositore al regime comunista, punto di riferimento nella
ricostruzione dopo il crollo del blocco sovietico, come
presidente prima della Cecoslovacchia poi della Repubblica Ceca.
    Ma anche uomo carismatico, naturalmente portato al dialogo,
empatico, generoso, seduttore, infedele, imperfetto. E’ proprio
la dimensione più intima del personaggio a guidare Havel di
Slavek Horak, il film su Vaclav Havel (interpretato con garbo e
intensità da Viktor Dvorak, aiutato anche dalla forte
somiglianza fisica), artista e statista del quale nel 2021
ricorreranno i dieci anni dalla morte. Il biopic che ha appena
vinto il Riff – Rome International Film Festival, è uscito in
estate nella Repubblica Ceca, accolto da successo di pubblico ma
anche alcune polemiche, sia sulla figura di Havel, tra
sostenitori e detrattori, sia per la strada narrativa del film,
che secondo alcuni non restituirebbe la grandezza e la
complessità dell’uomo. Il suo impegno politico inizia a prendere forma concreta nel
1968, quando rifiuta di firmare una lettera di appoggio alla
repressione della Primavera di Praga con l’arrivo delle truppe
del patto di Varsavia. Il suo attivismo, porta Havel ad essere
arrestato e condannato più volte. Anche alla sua liberazione dal
carcere, resta sotto un controllo sempre più stretto e
asfissiante. Altri colleghi intellettuali e dissidenti accettano
di lasciare il Paese, lui no. Una lotta in cui gli resta sempre
accanto la forte, autorevole e generosa, moglie Olga (una
bravissima Anna Geislerova), anche lei attivista e scrittrice,
nonostante debba confrontarsi con le debolezze e gli egoismi ‘sentimentali’ del marito. “Il nostro film è su un uomo che ha
deciso di combattere l’ingiustizia, è andato in prigione per le
sue convinzioni ed è quasi morto là per la sua verità – ha
spiegato il regista -. Su un uomo che ha continuato ad ascoltare
solo la sua coscienza ed è diventato un icona mondiale, con
tutte le sue umane imperfezioni ed a volte assurde
contraddizioni”. (ANSA).
   

Fonte: Ansa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *